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I principali danni che provoca il cyber bullismo

danni del cyber bullismo

di Giovanna Santacroce •

Internet ha aperto nuove possibilità per tutti noi. Ogni medaglia, però, ha il suo rovescio e nella fattispecie è rappresentato dai rischi legati ad un uso improprio di questo strumento, come nel caso di cyber bullismo.
Questo fenomeno è simile al bullismo ma molto più pericoloso perché non vi è un luogo preciso né un momento limitato nel tempo perché ci si trova idealmente in tutto il mondo 24 ore su 24. E’ un atto aggressivo condotto da un individuo o da un gruppo d’individui che si avvale di varie forme di contatto elettronico come i social network, chat sincrone, forum online, telefonate e messaggi;inoltre presenta caratteristiche proprie che lo rendono più pervasivo ed irrefrenabile del bullismo.

Se, infatti, il bullismo tradizionalmente era inteso come una forma di prevaricazione, singola o di gruppo, che implicava il rapporto diretto tra bullo e vittima, nel cyber bullismo i confini sono molto più estesi perché viaggiano attraverso internet.

 Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano gli atti di cyber bullismo sono molte come ad esempio:

  • messaggi volgari o molesti;
  • pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari, mail, social network;
  • postare o inoltrare informazioni, immagini o video imbarazzanti;
  • insultare o deridere la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media;
  • minacciare la vittima attraverso un qualsiasi media;

Nonostante l’attenzione verso il fenomeno, negli ultimi anni, sia molto alta, numerosi sono i casi che non vengono alla luce e nei quali le vittime non riescono a sottrarsi alle prepotenze dei bulli.

Alcuni dicono: “Cosa vuoi che sia, sono cose da ragazzi”.

Io penso che non ci sia peggiore giustificazione per minimizzare tale fenomeno.

Leggiamo spesso storie di vessazioni continue, ma quel che finisce sui giornali è una minima parte di quanto accade ogni giorno. Intervenire è più che mai importante perché il bullismo non ha effetti solo immediati sulla vita della giovane vittima ma si ripercuote anche sulla sua salute da adulta.

Si spazia dalla vergogna e dall’imbarazzo all’isolamento sociale, senza tralasciare varie forme depressive, attacchi di panico e atti estremi come i tentativi di suicidio.

Secondo quanto riportato dagli esperti di Telefono azzurro, il cyber bullismo è ancor più psicologicamente devastante del bullismo.

Nel mondo virtuale, infatti, gli atti di bullismo spesso non possono essere cancellati o, se vengono eliminati, hanno comunque già raggiunto una diffusione capillare incontrollabile.

Il cyber bullismo genera ferite inguaribili proprio perché il fenomeno si autoalimenta ed è impossibile da controllare per il singolo.

Chi diventa cyber bullo in genere ha problemi in famiglia o di socializzazione con i coetanei o ancora è stato vittima di bullismo e a sua volta si rifugia all’interno della rete per cercare condivisione della propria sofferenza, diventando bullo a sua volta come forma di riscatto per il torto subito.

L’anonimato del bullo, inoltre, aumenta il suo potere con la sua vittima;

In aggiunta, la caratteristica che più contraddistingue il bullismo tramite social network da quello “reale” è il fatto che il primo si estende ad un numero maggiore di persone, dal momento che internet consente di poter interfacciarsi con chiunque in qualunque momento, abbattendo le barriere dello spazio e del tempo.

Il cyber bullismo è diventato uno dei maggiori problemi psicosociali sia nei contesti scolastici che nella società in generale.

A mio avviso in questo contesto la figura dello psicologo all’interno dei contesti scolastici appare fondamentale per individuare in maniera tempestiva i disagi prima che sia troppo tardi.

Tre le conseguenze psicologiche legate al cyber bullismo vi sono ansia, depressione e nei casi più estremi il suicidio.

Per questo motivo penso che sia fondamentale, quando assistiamo a casi di bullismo o cyber bullismo, scegliere di essere un amico e non uno spettatore.

Dobbiamo rispettare la privacy la vita delle persone, come vogliamo che gli altri rispettino la nostra.

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