Intervista a cura di Bianca Desideri ∙
Ancora un 8 marzo diverso da quelli che abbiamo vissuto prima della pandemia. Quest’anno, purtroppo, forse anche peggiore dei precedenti. Un 8 marzo segnato ancora dal Covid-19 e aggravato contemporaneamente dalla guerra scoppiata ai confini dell’Unione europea.
Una ricorrenza che si carica di un significato ancora più forte per tutte le donne, naturali protagoniste di questo giorno, e in particolare per le donne ucraine che, loro malgrado, si sono trovate ad essere interpreti involontarie di ulteriore sofferenza, carico di cura dei figli e degli anziani in condizioni di estrema difficoltà e sono costrette a vivere nei rifugi o fuggire dal loro Paese per cercare di raggiungere una meta sicura al di fuori della loro patria nella speranza che i loro uomini, padri, mariti, figli, fratelli, congiunti sopravvivano alla morte e alla distruzione di una guerra assurda.
Un 8 marzo quindi velato da profonda tristezza e dolore, ma anche all’insegna della speranza perché spes ultima dea: accanto alle mimose protagonista di questa giornata sarà e dovrà essere la bandiera arcobaleno della pace.
Nonostante tanta sofferenza bisogna celebrare l’8 marzo che assume, come detto, un valore ancora più forte: il valore della solidarietà di tutte le donne e degli uomini nei confronti di coloro che in questo momento nella nostra Europa, ma ovunque nel mondo ci siano conflitti o situazioni di deprivazione, soffrono e muoiono.
Quest’anno UNISIN/CONFSAL ha voluto ricordare la Giornata Internazionale della Donna con una speciale iniziativa dedicata alle Colleghe, ne parliamo con Emilio Contrasto, Segretario generale di UNISIN/CONFSAL.
L’impegno di UNISIN/CONFSAL per i diritti e, in questo caso, per i diritti delle donne nasce con l’organizzazione sindacale …
Sì, certo, nasce con UNISIN/CONFSAL che prosegue l’attività delle sue storiche Sezioni FALCRI SILCEA e SINFUB che la compongono. Mi permetta, però, prima di entrare nel merito della nostra iniziativa di quest’anno per la Giornata Internazionale della Donna, di riaffermare che UNISIN è contro ogni guerra e ogni violenza e che siamo vicini a tutti coloro che in questo momento in Europa e in tutto il mondo soffrono a causa dei conflitti e della povertà. A maggior ragione in questa giornata siamo vicini a tutte le donne coinvolte nei conflitti e nella nostra Europa alle donne ucraine che stanno affrontando mille difficoltà, spesso abbandonando ogni cosa, soprattutto per proteggere e tenere in salvo bambini e anziani.
Ritorniamo all’iniziativa UNISIN…
Quest’anno siamo voluti andare al di là della commemorazione dell’8 marzo e dare “voce” diretta e concreta alle donne lavoratrici del nostro Settore e quindi alle nostre Colleghe e alle nostre Dirigenti sindacali. L’idea è quella di impegnarle in una breve ma importante indagine volta a conoscere meglio l’effettiva consapevolezza e informazione in merito ai loro diritti nella vita quotidiana e in quella lavorativa, alla possibilità di tutelarle, al loro essere donne e al tempo stesso lavoratrici, alle difficoltà che incontrano sul posto di lavoro specialmente in alcuni momenti particolari della vita come la maternità o la cura dei congiunti disabili o anziani.
Avete quindi realizzato un questionario per le Colleghe…
Sì, un breve e semplice questionario assolutamente anonimo che ci aiuterà ulteriormente nella nostra attività sindacale e di contrattazione. Le Colleghe, ricevuto il questionario, in pochissimi minuti potranno rispondere, ripeto in assoluto anonimato, alla domande elaborate dal Coordinamento UNISIN Donne & Pari Opportunità di UNISIN per l’occasione e inserito nell’ambito del progetto “Noi… diversi… Donne e Uomini insieme contro la violenza alle Donne. Uniti in una sfida possibile!” che vede impegnata UNISIN/CONFSAL in questo 2022.
Si tratta anche di un modo per verificare la percezione delle Colleghe sulle tutele in Azienda?
Sì, certo, con le risposte che forniranno le Colleghe avremo una ulteriore e più dettagliata fotografia di quanto avviene realmente in ogni Azienda in merito alle tutele e al clima aziendale.
La contrattazione nazionale e quella di secondo livello del Settore sono comunque tutelanti per i diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori?
Grazie all’azione attenta e continua delle Organizzazioni Sindacali del Settore, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, gli accordi nazionali e gli accordi di secondo livello di molte Aziende o Gruppi hanno – in moltissimi casi – previsioni migliorative rispetto alla legislazione e alla normativa nazionale per le Lavoratrici e i Lavoratori e i loro familiari. In qualche occasione hanno addirittura anticipato, e mi permetta anche sollecitato e promosso, la stessa legislazione nazionale.
Un augurio per questo 8 marzo…
Non posso che formulare l’augurio a nome di UNISIN a tutte le Donne di un buon 8 marzo e un particolare augurio alle Donne e alle Bambine che in questo momento stanno vivendo e vivono momenti tragici per la guerra di una rapida conclusione del conflitto, anzi dei conflitti in tutto il mondo.