info@alpluraleonline.it

Al Plurale Online

Fake news, rischi per la società e la tenuta delle democrazie

di Brunella Trifilio •

L’universo web e social è stimolante e potenzialmente al servizio del progresso e della buona convivenza tra i popoli, a patto che vi si acceda con correttezza e attenzione perché non immune da rischi e pericoli. Chi pratica questo mondo deve prestare molta attenzione alle notizie false, incomplete, scorrette, parziali, manipolatorie confezionate così bene da sembrare reali. Queste informazioni solo apparentemente vere, le fake news, costituiscono uno dei più grandi problemi dell’epoca moderna per l’uomo, la società, le democrazie. Ma bisogna distinguere tra bufale e fake news perché le differenze non sono sempre scontate. Mentre le bufale sono informazioni di facile costruzione e diffusione anche se totalmente fasulle, le fake news si distinguono per alcuni aspetti particolari che le caratterizzano con una certa regolarità e ne determinano i loro pesanti effetti negativi proprio perché facilmente credibili. Effetti davvero pericolosi per la civile convivenza tra i vari popoli del mondo e tra i cittadini all’interno dei singoli Paesi.

Le fake news comportano disinformazione (intenzionale distorsione dell’informazione) e misinformazione (inesatta informazione non intenzionale come accade quando, inconsapevolmente e con leggerezza, si condivide sui social una notizia falsa). Se i due fenomeni sono distinguibili nella terminologia, entrambi hanno lo stesso inquietante effetto di influenzare le azioni e le scelte (politiche, commerciali, sociali, ecc.) dei singoli individui, portando un vantaggio a chi ne è l’artefice. La pericolosità delle fake news si può ravvisare in alcune caratteristiche che ne facilitano la diffusione come la loro credibilità (sono ben confezionate) e il sensazionalismo che spesso le caratterizza.

L’attenzione che suscitano è molto spesso legata a stereotipi e pregiudizi dei destinatari che accendono le loro emozioni (rabbia, ansia, disprezzo, frustrazione, ecc.) fino al punto da sollecitare reazioni negative e desiderio di ampia condivisione. Spesso l’argomento ha carattere sensazionalistico per attirare maggiormente l’attenzione e favorire la diffusione veloce della notizia fake. Ad aggravare la pericolosità del fenomeno si aggiunge la potente velocità di trasmissione tipica del web. Ma come difenderci dalle notizie false? Alcuni accorgimenti possono aiutare a diffidare delle notizie apparentemente vere. Occorre innanzitutto soffermarsi sulle fonti e sulla loro attendibilità e verificare se altre hanno riportato la notizia. Anche l’accurata ricerca sull’autore della notizia è fondamentale per capire cosa stiamo leggendo.

La notizia deve essere letta con una certa accuratezza evitando di fidarsi facilmente dei “titoli urlati” (scritti a grandi caratteri con utilizzo dei punti esclamativi) e di testi offensivi o dal linguaggio poco moderato. Altri elementi da valutare con una certa attenzione sono l’indirizzo del sito ed eventuali errori di battitura. Il diffondersi facile di fake news indirizzate ad utenti del web sprovveduti ha favorito l’affermazione di una nuova figura professionale, il fact checker (“verificatore di notizie”). Il fact checker svolge il compito di analizzare le informazioni diffuse sul web per accertarne l’attendibilità, contrassegnando quelle false.

Se il fact-checking è alla base del lavoro giornalistico, quanti comuni cittadini possiedono il tempo e i mezzi culturali per verificare l’attendibilità di una notizia prima di fidarsi ciecamente della sua fonte? Questo è forse il più grande problema dei nostri tempi legato alle fake news; non tanto la notizia falsa, pur nella sua enorme pericolosità, quanto la nostra incapacità di leggervi dentro.

Tags

Share this post: