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Intelligenza Artificiale… potrà mai sostituire l’intelligenza umana?

Nino Lentini •

Ultimamente non si fa altro che parlare dell’intelligenza artificiale come se fosse la panacea per tutti i mali e come se fosse anche la svolta definitiva per superare l’intelligenza che l’ha creata: quella umana.
Ma vediamo nello specifico cosa vuol dire intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale (AI) è la base per simulare i processi di intelligenza umana attraverso la creazione e l’applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico.

Le applicazioni di intelligenza artificiale che sono a contatto o anche integrate del corpo umano possono essere pericolose se mal progettate, utilizzate in modo improprio o hackerate. Un uso non regolamentato dell’intelligenza artificiale negli armamenti potrebbe condurre a una perdita di controllo su armi distruttive. L’intelligenza artificiale è una disciplina che ha l’obiettivo di creare programmi capaci di simulare il comportamento e il ragionamento umano. Lo scopo dell’Intelligenza Artificiale è quello di creare qualcosa che agisca in maniera analoga a noi e che possa essere indistinguibile da una macchina.

L’intelligenza artificiale permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico. Il computer riceve i dati (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processa e risponde. Alcuni esempi di applicazioni moderne dell’IA sono le auto a guida autonoma, il monitoraggio della finanza, i servizi di trasporto taxi (Uber), gli algoritmi dei social media e la progettazione generativa nel software CAD (è una tecnologia per consentire ai creatori di progettare, disegnare e realizzare documentazione tecnica sostituendo le tecniche di disegno manuale con un processo digitale). Come tutte le novità che portano grande innovazione, in questo caso parliamo di intelligenza artificiale, in una società in continua crescita e rivoluzione in tutti i campi ma in modo particolare nell’ambito lavorativo, bisogna accompagnare i cambiamenti e controllarli affinché le trasformazioni siano di natura positiva e non si traducano in catastrofi lavorative, con la perdita di lavoro e quindi di notevole diminuzione del numero delle persone occupate. Vediamo quali sono i lavori che se, come dicevo prima, non ci sarà un controllo serio e severo, potrebbero sparire con l’intelligenza artificiale.

Gli impiegati, poiché un lavoro può essere e subire trasformazioni automatizzabili, gli analisti, gli operatoti di telemarketing, gli assistenti statistici e i cassieri in tutte le attività dove oggi è previsto un cassiere, vedi per esempio supermercati, nati negli ultimi cinquant’anni in maniera massiva, e in tutti negozi piccoli o grandi che siano.

Insomma se non si sta attenti a tutte le trasformazioni ed i cambiamenti che a breve ed a lungo termine porterà l’intelligenza artificiale, secondo una recente analisi statistica, circa 20 milioni di lavoratori nell’Unione Europea potrebbero perdere il posto di lavoro.

L’intelligenza artificiale può automatizzare alcuni aspetti del lavoro quotidiano, ma non potrà mai occuparsi di mansioni dove creatività ed empatia sono essenziali. Tutto ciò rafforza il fatto che è vero che con l’intelligenza artificiale si possono realizzare macchine capaci di fare cose notevolmente superiori alle possibilità umane, ma è anche vero che senza l’intervento dell’uomo tutto diventa inutile.
L’intelligenza artificiale sarà sempre seconda rispetto all’intelligenza umana. Andare nello spazio e conquistare la luna sono due esempi di come tutto diventa inutile se non c’è l’uomo. Indipendentemente se è lui stesso che governa dall’interno gli strumenti di navigazione o se questi vengono pilotati e gestiti da remoto.

Qualunque cosa che l’uomo può partorire dalla propria mente non avrà mai alcun futuro se non controllata e gestita dalla mente che l’ha inventata. Abbiamo potuto verificare, fin dalla notte dei tempi, che è l’intelligenza dell’uomo l’unica vera risorsa inesauribile ed è per questo che è e sarà la sola ed unica capace di governare tutti i cambiamenti, presenti e futuri. Indubbiamente, come sempre accade in questi casi, c’è chi ha interessi per spingere in modo sconsiderato ed incontrollato verso l’intelligenza artificiale, cercando di convincerci che questa è l’unica soluzione possibile per il bene degli esseri umani e dell’umanità tutta. Omettendo, però, di raccontarci i reali scopi finalizzati al profitto, che si nascondono dietro l’impiego dell’intelligenza artificiale.

Bisogna essere convinti, invece, usando la nostra testa e quindi la nostra intelligenza, che sicuramente il progresso non si può fermare, e mai nessuno lo potrà o vorrà fare, ma ogni cosa deve avvenire nel rispetto di tutti. Poi se si vuole, cosi come sarà, spingere sull’intelligenza artificiale basta lavorare tenendo sempre a mente che l’unica vera intelligenza seria, capace, controllabile e con i sentimenti che servono è quella umana, unica ed inimitabile.

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