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L’Impatto dell’AI sul lavoro bancario

di Enzo Parentela ∙

Il recente lancio di un sistema cinese di intelligenza artificiale ha causato un vero e proprio turbamento nei mercati, per il fatto che il modello cinese ha un costo piuttosto contenuto, a differenza dei suoi competitor occidentali. Infatti, mentre il Presidente Trump annunciava forti investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale, dalla Cina arrivava la notizia di un economico programma di AI open source, chiamato DeepSeek. Il modello cinese è molto simile al suo omologo americano, ChatGPT, tanto che la società proprietaria di quest’ultimo, OpenAI, sta avanzando dubbi sulla sua base di dati.

Al riguardo, OpenAI ha parlato di “distillazione sospetta”. Nel nuovo gergo informatico dell’intelligenza artificiale, la distillazione è una procedura con la quale un sistema AI apprende da un altro modello più evoluto. Noi, comuni mortali, da tutto ciò possiamo solo trarre la conclusione che l’intelligenza artificiale andrà ad assumere un ruolo sempre più importante negli aspetti della vita sociale, incluse le attività lavorative. Praticamente, come è avvenuto per altri strumenti tecnologici, vedi, ad esempio, lo smartphone, nel giro di pochi anni non potremo più fare a meno dell’intelligenza artificiale. Nell’ultimo Forum di Davos, concluso il 24 gennaio, proprio con riferimento all’influenza dell’AI sul mondo del lavoro e sulla società, è stata affrontata anche l’inevitabile perdita di posti di lavoro, dovuta all’utilizzo di sistemi basati sull’AI. Tanto è vero che è stato coniato il termine “FOBO” (“fear of becoming obsolete”), tradotto “la paura di diventare obsoleti” e di perdere il posto di lavoro.

Con molta probabilità, le soluzioni che verranno adottate saranno sempre le stesse: i lavoratori dipendenti dovranno riconvertirsi e aggiornare rapidamente le proprie competenze. Settori come finanza, sviluppo software e radiologia potrebbero essere influenzati dall’AI, mentre ruoli come assistenza all’infanzia e conducenti sembrerebbero meno a rischio.

E per quanto riguarda le banche? In banca molte attività saranno sicuramente automatizzate grazie all’uso dell’AI. Sportellisti e operatori di filiale verranno sostituiti, sempre più spesso, da chatbot, assistenti virtuali e ATM intelligenti. L’AI sarà in grado di valutare il merito creditizio più velocemente e con maggiore precisione, sostituendo in parte gli analisti tradizionali. Attività come la gestione dei documenti, la conformità normativa (compliance) e la verifica delle transazioni saranno automatizzate grazie all’AI. Anche in relazione al controllo delle frodi, l’intelligenza artificiale consentirà di analizzare grandi volumi di transazioni in tempo reale per individuare comportamenti sospetti.

Pertanto, c’è da attendersi che, nel settore bancario, già nei prossimi cinque anni, si verifichi una trasformazione nel ruolo dei lavoratori, che dovranno apprendere l’utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale. Spariranno i lavori ripetitivi e aumenteranno gli impieghi nei ruoli tecnologici, in particolare nell’analisi dei dati e nella sicurezza informatica. Le retribuzioni nei settori altamente qualificati potrebbero aumentare, mentre, al contrario, diminuire in quelli a rischio automazione.

Anche la settimana lavorativa potrebbe ridursi, lasciando più tempo libero ai lavoratori. Insomma, l’aumento della produttività sarà più facilmente perseguibile grazie all’uso dell’AI e le banche, in un mercato competitivo, non potranno farne a meno.

Secondo una ricerca di CitiGroup, nei prossimi cinque anni ci sarà una perdita consistente di posti di lavoro nel settore bancario. Sempre secondo CitiGroup, “l’intelligenza artificiale priverà le banche di posti di lavoro più di ogni altro settore, poiché circa il 54% degli impieghi potranno essere automatizzati”.

L’utilizzo dell’AI nel settore del credito sarà, quindi, un’altra rivoluzione che determinerà una nuova trasformazione nell’organizzazione delle aziende bancarie, con inevitabili conseguenze sul mondo del lavoro. Dopo i decenni dei grandi piani industriali, delle aggregazioni, delle acquisizioni e delle cessioni di rami di azienda, la capacità delle organizzazioni sindacali del credito di confrontarsi con un sistema in continua evoluzione sarà, ancora una volta, messa alla prova. Per ora, l’unico dato certo è che, secondo le previsioni degli analisti, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, le banche godranno in futuro di ottima salute finanziaria, poiché i loro profitti registreranno consistenti aumenti.

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